Prima di addentrarci nel mondo delle creazioni è bene fare delle precisazioni per quanto riguarda i tessuti. Per molti di voi questo sarà soltanto un ripasso, ma chi si affaccia su questo affascinante mondo per la prima volta, avrà la possibilità d’imparare le differenze che esistono tra questi materiali.
FELTRO

Il feltro è un tessuto non tessuto. Ovvero una superficie tessile la cui struttura NON è caratterizzata da trama e ordito. Non è ottenuto tramite tessitura. Per realizzare un feltro, sia industrialmente che a mano, si sfrutta una peculiarità morfologica della lana: la superficie squamosa.
Opportunamente lavorata (con acqua, sapone e sottoponendola a forte azione meccanica) la lana, tende infatti a chiudersi, a infeltrirsi. In quanto le squame superficiali, prima tendono ad alzarsi e poi a legarsi le une con l’altre e a chiudersi. Il feltro può essere tagliato, cucito, incollato come un qualsiasi tessuto dotato di trama e ordito. Addirittura, nel caso di feltri realizzati a mano, si può arrivare a creare forme tridimensionali e pezzi di abbigliamento senza bisogno di alcun tipo di cucitura.
IL PANNOLENCI

Se si fa un giro in Rete, tra forum e siti di varia natura, si trova che il pannolenci, così come il feltro, è un tessuto non tessuto realizzato a partire da fibre di lana cardata, ma che differisce da quest’ultimo per lo spessore/pesantezza. Diciamo che la differenza che per prima salta all’occhio è che il pannolenci è molto più sottile e, di conseguenza, meno rigido rispetto al feltro. Il pannolenci è adatto ad altri tipi di confezioni, dai costumi di carnevale alle decorazioni natalizie, alle bambole, ai quiet book e tantissime altre creazioni. Pannolenci e feltro vengono spesso confusi perché, in effetti, appartengono alla stessa famiglia tessile, non sono tessuti né tanto meno panni. Il materiale che li compone tradizionalmente è la lana cardata ed hanno entrambi la peculiarità di non sfilarsi durante il taglio.
La vera differenza consiste dunque nello spessore, che ne definisce il peso e che ne delinea il fine d’uso.
LA GOMMA EVA O CREPLA

La gomma crepla (o gomma eva) è una speciale gomma ricavata dalla lavorazione della resina termoplastica. La composizione chimica di questa gomma e il formato sottile la rendono semplice da modellare. La gomma crepla, grazie allo spessore ridotto, si può ritagliare con le forbici o con le fustelle. E' possibile la lavorazione a caldo: se scaldate un piccolo quadrato di gomma crepla con il ferro da stiro (mettendo un foglio di carta tra il ferro e la gomma) potrete poi darle forma e manipolarla come se si trattasse di una pasta modellabile. Ma attenzione: la gomma crepla si raffredda rapidamente e, a quel punto, non è più possibile manipolarla con le mani.