La tecnica dello Wire prende il suo nome dal termine inglese che fa riferimento ad un filo, per lo più di metallo. Con il passare del tempo il termine si è esteso anche al materiale utilizzato, che ha la caratteristica di non subire l’ossidazione. Si tratta di un lavoro certosino che richiede pazienza, una buona dose di manualità e indubbiamente un progetto ben prestabilito da realizzare. Dietro questa parola così particolare, infatti, si cela l’arte della modellazione del filo, della manipolazione del metallo destinata alla creazione di gioielli o di altri orpelli.
Con la tecnica wire possono essere creati orecchini, collane, anelli, si può realizzare l’incastonatura di un monile, ci si può dedicare alla composizione di nomi in filo di metallo. Insomma le sue applicazioni sono molteplici, ma qualunque sia l’uso che ne vogliate fare dovrete conoscere le basi della tecnica per poi poterla adattare al progetto che avrete in mente. Per lo più si lavora creando delle spirali di filo.

STRUMENTI
Gli strumenti utili alla tecnica wire sono specifici e si trovano nei negozi di hobbistica o nei siti che vendono articoli di questo genere. La sezione da consultare è quella del filo artistico, poiché è questa la definizione con la quale in Italia viene designato quest’hobby. Se non volete investire molti soldi, all’inizio del vostro percorso, potrete fare anche degli esperimenti con acquisti dal ferramenta, che però si ossidano facilmente.
Filo. Il protagonista della tecnica è proprio lui. Sotto forma di metallo, bronzo, ottone, rame. Lo spessore è determinante, in quanto più è elevato e maggiore tenuta della forma ci sarà. Ovviamente questo corrisponde ad una maggiore energia da applicare nel momento in cui lo lavorate. Se volete un risultato che abbia un’alta tenuta nel tempo potete usare anche il filo da 2 millimetri, se invece dovete farlo all’interno di perle allora dovrete adeguare il diametro alle perle a vostra disposizione
Le pinze sono fondamentali per dar forma al metallo. Quelle a punta curva sono funzionali soprattutto agli occhielli, gli anellini e comunque ai lavori di definizione. Si usano invece quelle a punte tonde per realizzare spirali e giocare con l’ampiezza, per determinare il diametro delle curve. Infine le tronchesine, al contrario delle prime due vengono impiegate in ogni genere di lavoro manuale, necessarie per tranciare il filo metallico.

Tra gli attrezzi fondamentali troviamo il Twister, strumento che evoca le fattezze della lettera T. Al centro della barra superiore c’è un foro. Grazie al processo di avvitamento del filo che viene effettuato con questo arnese si produce una spirale. Le dimensioni del twister possono variare e determineranno anche l’ampiezza dei cerchi realizzati.Lima. Viene utilizzata per rendere il prodotto finito sicuro per chi lo indossa, in quanto, avendo tagliato con le tronchesine il filo, potrebbe sporgere qualche punta pericolosa.
Se avete un’abilità maggiore e conoscete già la tecnica wire base, potrete dedicarvi a quello che viene definito il wire battuto, per quest’ultima variante dovrete procurarvi, oltre i materiali sopra citati, anche un’incudine e un martello.
IL CONSIGLIO
Le estremità del filo sono sempre taglienti, proprio perché recise con le tronchesine, quindi è sempre bene far terminare i lavori con dei riccioli che ne evitino il contatto con la pelle e, se questo non dovesse essere sufficiente, prima di creare le spirali limarli con carta vetrata.
PER APPROFONDIRE
http://1129designorecchinigioielli.blogspot.it/2011/03/ganci-tondi-e-ovali-per-orecchini-un.html
http://www.bricotutto.it/index.php?route=product/category&path=86_155_168